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ilGustoelaSalute Lucrezia

Non esisterà più sofferenza fine a sè stessa



Questa è una di quelle sere in cui ho finito presto di sistemare le mie cose, così ho deciso di sdraiarmi sul letto, per stare un po’ con me stessa.

Lascio cadere delicatamente la testa sul cuscino.

Gli occhi si alzano al soffitto.

Un sospiro arriva prepotente, come a voler mettere ordine e forse anche un po’ di silenzio al caos che c’è intorno.

Immediatamente mi accorgo che, proprio quel sospiro, è divenuto una chiave capace di aprire la porta delle mie emozioni.

In un attimo gli occhi si chiudono e tutta una serie di immagini iniziano a scorrere nella mia mente. È strano perché è un po’ come vedere un film di cui conosci già il finale.

A dirla tutta sono tanti i pensieri, i ricordi e le emozioni che si affacciano, ma c’è un’emozione che ha bisogno di farsi ascoltare questa sera: La paura.

Così decido di darle spazio, e’ proprio in quell’attimo che un tuono violento arriva a disturbare questo momento. Un po’ come se, lo stesso, avesse la valenza simbolica di rompere quella corazza all’interno della quale, in questo ultimo periodo, ho messo tutto ciò che mi ha creato disagio. Adesso è il suono delicato di una pioggia leggera a diventare la colonna sonora di questo film.

Ed è proprio grazie alla delicatezza della pioggia che capisco che, troppo spesso, ci si vergogna di provare un certo tipo di emozioni. D’altro canto viviamo in un’ epoca in cui tutto ha un’etichetta.

La paura, è proprio una di “quelle emozioni” che non dovremmo mai provare o che dovremmo imparare a “mandare via”, il prima possibile! - E’ così che ci hanno insegnato, no?! -“E perché mai?” - mi chiedo io!

Per quale assurdo motivo bisogna rinnegare qualcosa che è parte della vita?!

Io non mi vergogno di ammettere che ho paura.

Ho paura di molte cose:

Ho paura di non essere abbastanza, ho paura di non essere all’altezza, ho paura di sbagliare, ho paura di essere io stessa sbagliata ed ho paura che la vita possa dimenticarsi di me.

A volte mi lascio travolgere completamente e credo che tutto possa essere perso.

A volte mi sento fragile.

Quando sento la paura affacciarsi nel mio cuore, il primo istinto è quello di rinnegarla. Poi, grazie al cielo, riesco a far si che questa emozione compia il suo lavoro.

Allora lascio spazio e faccio silenzio.

Resto immobile.

Così inizio a sentire “rumore”, un po’ come quel tuono che ha aperto la porta delle mie emozioni poco fa.

Ci resto in quel rumore, non faccio nulla per soffocarlo. Perché ho capito che permettere alla paura di esprimersi, significa AVERE CORAGGIO.

Ed e’ proprio in quel momento che capisco qual’è il vero compito della paura : farti scoprire che hai CORAGGIO.

Allora ringrazio la vita perché mi insegna ogni giorno a non etichettare, a non giudicare e a lasciare che le cose siano semplicemente quelle che sono.

Così, dopo questo “viaggio” tra rumore e silenzio, tra luce e buio, apro gli occhi e accetto tutto quello che sto provando in questo momento.

Nel frattempo la pioggia fuori si è arrestata, così come il “moto emozionale” qui dentro di me.

Resta la consapevolezza che dentro nulla svanirà.

Nulla dovrà essere rinnegato, perché sarà mio compito prendermi cura e dare spazio ad ogni cosa per quella che è.

Senza giudizio.

Forse solo così non ci sarà più paura, dolore, tristezza fine a sè stessa.

Semplicemente ci sarà LA VITA .

Dal mio cuore fino al vostro.

Lucrezia

Lunedì 28 giugno 2021 ore 23:44


Lucrezia di Lernia

Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.


il Gusto e la Salute.


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