SOLSTIZIO D’INVERNO, L’OSCURITÀ CHE PRECEDE LA LUCE.
***immagine reperita da web***
Ieri, 21 dicembre alle ore 17:28 è stato il momento del Solstizio d'Inverno 2017.
L’inverno, per la Medicina Tradizionale Cinese, è la massima manifestazione dell’energia Yin, dove le energie cosmiche e fisiche sono dirette verso il basso. In questa stagione risiede un profondo potenziale di trasformazione. La stagione invernale può essere associata, in modo molto profondo, al senso di perdita necessario per ritornare a rinascere in un’altra forma. “L’oscurità” che precede la trasformazione.
Anche nella visione occidentale, il giorno del solstizio di inverno, è la fase che più descrive ciò che caratterizza questa stagione, per questo faccio riferimento ad un passo nel quale mi sono imbattuta qualche giorno fa:
“Il 21 dicembre è stato infatti il giorno con meno ore di luce di tutto l'anno, ma non bisogna disperare: dal solstizio d'inverno al solstizio d'estate del 2018 le giornate diventeranno via via sempre più lunghe”.
Un altro punto di vista, quello occidentale, che descrive come l’inverno sia il momento di maggiore oscurità, lo stesso permetterà alla luce di aumentare sempre di più fino all’all’arrivo della primavera.
È proprio grazie a questa chiave di lettura che, associando gli eventi naturali a quello che accade dentro di noi, abbiamo la possibilità di comprendere più profondamente l'immobilità e le fasi più difficili, vivendo i momenti bui e la paura (inverno) come "l'occasione" per conservare le energie, i desideri e i sogni per poi portarli alla luce (primavera) più forti di prima.
I cicli naturali ci insegnano come tutto muta e si trasforma, che l’oscurità non è altro che l’anticamera della luce.
Soltanto fluendo con la vita riusciremo ad armonizzarci con essa, vivendo ogni momento come necessario per l’esistenza del successivo: Senza l’inverno non potrebbe esistere la primavera, e via dicendo.
Coscienti di questo possiamo riequilibrarci in modo ancora più profondo a questo momento dell’anno, ed ogni qualvolta dentro di noi “arrivi l’inverno”, prendendoci cura di specifici organi e visceri che la Medicina Tradizionale Cinese associa a questa stagione e a questi stati d’animo:
RENI E VESCICA URINARIA.
Come?
I reni temono il freddo, mentre amano l’equilibrato sapore salato. La loro energia è tonificata dal sapore amaro ma allo stesso tempo è armonizzata dal sapore piccante. Ottimo quindi è il consumo di alimenti ricchi di sali minerali, come le alghe (nello specifico le kombu) e tutti i condimenti salati come: Shoyu, miso, tamari, etc… Sono ottime tutte le radici, tutti i legumi e gli alimenti vegetali dal colore nero. Una buona abitudine sono gli impacchi di sale caldo sui reni. Prendiamo sempre esempio dalla natura, come dico sempre, non c’è miglior insegnante.
Con affetto il Gusto e la Salute.
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