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  • ilGustoelaSalute Lucrezia

FICHI CUCCHIATI: LA BARRETTA ENERGETICA MADE IN SALENTO




Ciao a tutti,

durante le mie vacanze estive sono stata, per la prima volta nella mia vita in Salento, e questo ha fatto sì che io avessi la possibilità di gustare la cucina tipica del posto. Il paese in cui ho soggiornato è stato Oria, una graziosa cittadina situata nell’entroterra del Salento settentrionale.


Ho trascorso dei giorni bellissimi lì, ed ho conosciuto persone fantastiche ma la persona che mi ha regalato l’emozione dei sapori della cucina salentina è stata NONNA MARIA.


Sono stati tanti i piatti che ho assaggiato e ogni di questi ha saputo appagare il mio palato oggi, però, voglio parlarvi di una ricetta in particolare: “FICHI CUCCHIATI”.


Ricordo ancora quando ho assaggiato per la prima volta uno di questi fichi. Quel giorno, come ogni mattina, NONNA MARIA ci aspettava per la colazione,accogliendoci con il suo inconfondibile sorriso. Stendeva sul lungo tavolo della sala una piccola tovaglia a quadri blu, gialli, rossi e verdi, a passo svelto, si recava nello stanzino dei frigoriferi, quello che antecedeva la sala, e tornava, da noi, tenendo orgogliosa tra le mani il contenitore di fichi freschi, quelli appena raccolti da NONNO PEPPINO. - Sorrido ripensando a come lui mi rispondeva quando al mattino lo incrociavo in casa, la cosa andava esattamente così:

Io: “Buongiorno, tutto a posto?

lui puntualmente mi rispondeva: “Tutto a posto e niente in ordine!” ecco questo era il nostro buongiorno, e chi se lo scorda! ah quanto mi mancano questi momenti! -

A completare la colazione era una fettina di pane casereccio sul quale sedevo i fichi freschi (una bontà senza pari).

Come dicevo, quella mattina, però dallo stanzino dei frigoriferi, insieme ai fichi freschi uscì un contenitore di vetro, all’interno nel quale erano seduti dei fichi secchi insieme a delle foglie di alloro.

“Tieni, assaggia i fichi cucchiati, sono buonissimi!” mi disse NONNA MARIA – Io, senza farmelo dire due volte, assaggiai incuriosita il fico. Beh posso tranquillamente dire che quello con i “fichi cucchiati” è stato amore a primo morso!!!


Tradizionalmente, le nonne pugliesi amavano conservare questi gustosissimi frutti nello stangato, un vasetto di creta, per poi gustarli anche di inverno.


Quando ho assaggiato i “fichi cucchiati” ho desiderato conoscere quali fossero gli ingredienti impiegati per la preparazione e quali le tecniche di cottura.

Amo, da sempre, conoscere nel dettaglio le preparazioni dei piatti tradizionali, per comprendere la saggezza che risiede in ogni ricetta. Ogni volta, è bellissimo scoprire come la legge del TAO è presente anche nelle tradizioni culinarie occidentali.


Non voglio entrare troppo nei tecnicismi della Macrobiotica e della MTC, ma è incredibile accorgersi come l’estremo yin di questi frutti, anche nell’antica tradizione culinaria pugliese venisse sapientemente equilibrato da delle preparazioni Yang. È stato altrettanto piacevole scoprire che, l’integrazione della mandola tostata all’interno del fico, rappresenti un’ulteriore tassello capace di rendere la ricetta equilibrata anche a livello nutrizionale.



Detto questo penso sia arrivato il momento di passare alla pratica, provate questi fichi perchè, giuro, sono buonissimi!


Ingredienti

  • 1 kg di fichi

  • 100 grammi di mandorle

  • cannella in polvere

  • la buccia grattugiata di un limone

  • foglie di alloro


Procedimento:

Durante i mesi di luglio, agosto e settembre, si procede alla raccolta del frutto maturo.

Una volta raccolti, i fichi si spaccavano in due e si stendono al sole per essiccarli, sistemandoli sopra “li cannizzi” (un traliccio fatto di canne) o sopra la “littera” (una piazzola di forma ovale o rettangolare costruita con pietre raccolte nel terreno).


Dopo l’essiccazione i fichi si lavano nell’acqua successivamente si stendono al sole per farli asciugare:




  1. Tagliamo i fichi maturi nel senso della lunghezza, senza sbucciarli e facendo attenzione a lasciarli attaccati da in lato.

  2. Riponiamo i fichi tagliati, con la polpa verso l’alto, su un supporto pulito e teniamoli al sole ad essiccare.

  3. Ripariamoli la sera per evitare che assorbano l’umidità notturna. – Ricordiamo di girarli di tanto in tanto.

  4. Ripetiamo queste operazioni per almeno dieci giorni, fino a quando i fichi risulteranno completamente secchi.

  5. Ad essiccazione completa inforniamo i fichi nel forno a 180° per 5 minuti.


Facciamo raffreddare i fichi- nel frattempo procediamo con la tostatura delle mandorle:

  1. Riponiamo le mandorle in una teglia senza privarle della loro buccia e inforniamole. Regoliamoci con il tempo, le mandorle si devono solo tostare e non bruciare. Una volta pronte facciamole raffreddare.

  2. In un piattino grattugiamo la buccia di un limone che avrete precedentemente lavato e asciugato bene.

  3. Spezzettiamo i bastoncini di cannella in pezzi piccoli.

Ora che tutti gli ingredienti sono pronti possiamo procedere con la composizione dei fichi cucchiati, l’operazione richiede tanta pazienza e va ripetuta per ogni coppia di fichi secchi.

Ultima fase:

  1. Prendete i fichi arrostiti e all’interno mettiamoci un po’ di buccia di limone la polvere di cannella. Uniamo, per ultima, la mandorla quindi richiudiamo il fico.

  2. Ripetiamo questi passaggi per tutti i fichi.

  3. Riponiamo i fichi chiusi su una teglia e inforniamo a 150°, fino a doratura.

  4. Appena sfornati possiamo sistemarli, ancora caldi, in un vasetto di vetro o in un contenitore di terracotta.

  5. Alternate ad ogni strato di fichi delle foglie di alloro.

Ecco che la nostra barretta energetica tutta naturale è pronta per essere consumata la bisogno.



Buona Energia!

Lucrezia di Lernia,

il Gusto e la Salute,

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