LASCIA CHE LE COSE SI ROMPANO
Aggiornamento: 21 ott
Questa mattina, quando era ancora a letto, i miei occhi si sono aperti e la prima cosa che ho visto guardando fuori dalla finestra è stata l’immagine di una foglia gialla che danzava dolcemente assecondando il soffio del fresco vento autunnale. Sono rimasta ad osservarla, guardavo il suo movimento ed aspettavo che da un momento all'altro si staccasse dal ramo per fluttuare verso Terra. D'altro canto era l'ultima foglia di quel ramo che aveva avuto la forza di restarsene lì, fiera e sicura nonostante tutto quello che aveva intorno la stesse preparando ad un finale già scritto.
Quella immagine ha avuto il potere si trascinarmi dentro, in fondo lì, dove in questi giorni ho un po’ paura di andare.
Ho sospirato ed ho alzato leggermente la coperta come a volermi coprire gli occhi, come faccio con i film quando mi fanno paura, mi copro gli occhi per non vedere. Anche se, a dire il vero, sta mattina è più il bisogno di non sentire, così decido di abbassare la coperta, sospiro e tengo chiusi gli occhi qualche istante in più. Ho capito che in quella sensazione, in quella emozione devo restarci, devo ascoltarla e farmi attraversare.
Così ho fatto.
Sono rimasta nella mia immobilità ad osservare come, invece, quella foglia così coraggiosa si viveva pienamente il tempo che le restava lì, attaccata a quel ramo ormai secco.
In quell'istante di profonda introspezione un milione di domande, alle quali non ho saputo dare risposta, hanno attraversato la mia mente, come una di quelle cascate di montagna, dove il flusso dell'acqua è così forte che non hai neanche il tempo di razionalizzare ciò che ti trovi ad osservare.
È stato tutto molto intenso, anche se credo che quell’istante, in realtà, sia durato il tempo di un solo battito di ciglia. Mi capita spesso di vivere questi momenti in cui per me il tempo è come se rallentasse quasi a fermarsi. Attimi in cui dentro di me esplodono una miriade di emozioni e sensazioni mentre, il mondo li fuori continua, ignaro di tutto.
Gli occhi umidi mi hanno portato fuori da questo spazio così intenso - "è meglio che mi alzi" –ho ordinato a me stessa.
Ho infilato le ciabatte e mi sono diretta verso la finestra, lo sguardo era sempre fisso a quella foglia. Ho afferrato la maniglia, ed ho aperto l'anta di quella che, fino a qualche istante prima, era stata la porta verso le mie emozioni.
Il rumore della pioggia che batteva sul manto di foglie secche, che ricopriva la terra sotto all'albero mi ha riportato all'interno.
Sono rimasta immobile ad ascoltare quel suono quasi ipnotico.
Mi rendo conto che sto sentendo l'autunno come forse non mi era mai successo prima.
Con lo sguardo fisso alla foglia, riesco ad allontanarmi dalla finestra ed uscire da quella frequenza emozionale così intensa.
Dopo essermi sistemata ed aver fatto colazione mi metto al lavoro, ed il primo messaggio che l'Universo decide di donarmi, per rispondere a quella miriade domande senza risposta di qualche minuto fa è questo.
Così non faccio che ringraziare, sospiro e con fiducia vivo quello che la vita ha in serbo per me.
"Lascia che le cose si rompano, smetti di sforzarti di tenerle incollate. Lascia che le persone si arrabbino. Lascia che ti critichino, la loro reazione non è un problema tuo. Lascia che tutto crolli, e non ti preoccupare del dopo. Dove andrò? Che farò? Nessuno si è mai perso per la via, nessuno è mai rimasto senza riparo. Ciò che è destinato ad andarsene se ne andrà comunque. Ciò che dovrà rimanere, rimarrà comunque.
Troppo sforzo, non è mai buon segno, troppo sforzo è segno di conflitto con l’Universo. Relazioni Lavori Case Amici e grandi amori.
Consegna tutto alla Terra e al Cielo, annaffia quando puoi, prega e danza ma poi lascia che sbocci ciò che deve e che le foglie secche si stacchino da sole. Quel che se ne va, lascia sempre spazio a qualcosa di nuovo: sono le leggi universali. E non pensare mai che non ci sia più nulla di bello per te, solo che devi smettere di trattenere quel che va lasciato andare.
Solo quando il tuo viaggio sarà terminato, allora finiranno le possibilità, ma fino a quel momento, lascia che tutto crolli, lascia andare, let it be."
Autrice del testo virgolettato Dott.ssa Claudia Crispolti
Non so perché ma ho sentito il bisogno di condividere il mio sentire qui, come se avessi la necessità di liberare ne "mondo" quello che ho sentito dentro.
Un abbraccio a tutti!
Lucrezia di Lernia
(Naturopata specializzata in Fitocomplementi e Terapia Alimentare)
il Gusto e la Salute.
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