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  • ilGustoelaSalute Lucrezia

LE DIPENDENZE IN NATUROPATIA: UNA STRADA VERSO LA LIBERTA’ DI SENTIRE LE PROPRIE EMOZIONI

Aggiornamento: 2 nov 2021



Ciao a tutti,

Oggi voglio condividere con voi un’articolo che mi sta molto a cuore.

In questi anni di esperienza come naturopata ho avuto la possibilità di ricevere delle persone che soffrivano di dipendenza (cibo, gioco, fumo, cellulare, droghe, etc..)


La cosa che mi ha colpito fin da subito quando mi sono rapportata con questo tipo di situazione è stato il fatto di riuscire a percepire quella sensazione di “smarrimento” che probabilmente vivono interiormente le persone che soffrono di questo disturbo.


Il mio intento infatti era quello di prendere per mano quella parte “smarrita” per riuscire a guidare, il cliente, verso una visione più vera di se stesso/a.


Io credo moltissimo nel potenziale delle persone eh soffrono di dipendenza. E cerco sempre di stimolare e sostenere la persona in questione a dirigere la propria energia, il proprio potenziale nella direzione giusta. Una direzione in cui la persona stessa può vivere la sua vita in piena libertà. Sentendosi libera di essere se stessa. È proprio per questa ragione che, per questo articolo, ho scelto l’immagine di una gabbia aperta, con degli uccelli che spiccano il volo liberi da ogni catena.


Così, un giorno ho deciso di scrivere questo articolo per donare, a chiunque si trovi a vivere questo tipo di situazione, uno strumento per aiutare a comprendere se stesso/a. Per stimolare chiunque decida di ri-prendere in mano la sua vita. Per seminare la speranza in chiunque si sentisse perso o rassegnato.


Buona Lettura!


Oltre alla schiavitù del tabacco, dell’alcol o delle droghe pesanti, oggi le dipendenze interessano molti ambiti delle nostre vite, e nuovi e recenti comportamenti sono emersi, come la cyberdipendenza, le patologie da acquisti compulsivi, le dipendenze affettive, il gioco etc. L’alessitimìa, dal greco “mancanza di parole per le emozioni” è alla base di qualsiasi forma di dipendenza, per cui ci si trova investiti da un carico emotivo così forte, da non riuscire a controllare la componente ansiosa, che ostacola la libera espressione delle emozioni e la possibilità di viverle a pieno.


Quando invece un’opportunità di guarigione da qualsiasi forma di attaccamento risiede nel saper attraversare gli stati di angoscia ed entrare in contatto con le emozioni sottostanti.



Il sentirsi spinti ad utilizzare sostanze, relazioni disfunzionali ed atteggiamenti compulsivi, è il risultato di una ricerca smodata di mettere a tacere in qualche modo uno stato di angoscia presente dentro di sé.

Con il termine “dipendenza” si intende una alterazione del comportamento di una persona che, da semplice e comune abitudine, diventa una ricerca esagerata, spasmodica e patologica del piacere e della propria gratificazione attraverso mezzi, sostanze e comportamenti che sfociano nella condizione patologica.

Attraverso tale comportamento chi ne soffre perde ogni possibilità di controllo sull'abitudine, il suo dolore psico-emotivo non trova sollievo e rimedio, e quindi la persona appaga le proprie mancanze ed allevia i propri dolori attraverso qualcosa di sostitutivo (l'oggetto della dipendenza), che gli procura un piacere compensativo.


Dipendenze da fattori fisici

  • Droga,stupefacenti ed Oppiacei;

  • Alcoolismo;

  • Tabagismo;

  • Dipendenza da farmaci;

  • Dipendenza dal cibo, disturbi dell’alimentazione e bulimia.

Dipendenze comportamentali

  • Shopping addiction;

  • Work addiction (dipendenza da lavoro e da studio);

  • Sex addiction;

  • Scommesse e gioco d’azzardo;

  • Dipendenze relazionali ed affettive;

  • Dipendenza dal gruppo;

  • Dipendenza religiosa;

  • Dipendenza dall’esercizio e dalla forma fisica;

  • Dipendenza da Internet (Internet Addiction Disorders - IAD);

  • Dipendenza dalla tecnologia e dai cellulari;

  • Dipendenza dalla televisione.


Anche le dipendenze comportamentali quindi presentano grosse analogie con quelle legate a fattori fisici:

  • la compulsività, ovvero la sensazione di non riuscire a resistere all’impulso di attuare il comportamento;

  • il cosiddetto craving, cioè quella sensazione di tensione crescente che precede l’inizio del comportamento;

  • il piacere ed il sollievo che caratterizzano il momento in cui il comportamento viene messo in atto;

  • la percezione di perdita di controllo;

  • la persistenza del comportamento nonostante la sua associazione con conseguenze negative.

Premesso che il trattamento e l’analisi dei vari tipi di dipendenza esulano dallo scopo del presente articolo, per capire l’impatto sulla nostra società dei problemi legati alle dipendenze, riflettiamo un momento su questa cosa: chi di noi nel corso della propria vita non si è mai scontrato almeno con uno di questi problemi che affliggevano se stesso, un proprio conoscente o un familiare?



I blocchi emotivi: la sede delle cause delle dipendenze

I blocchi emotivi si trovano alla base di tutti i disturbi psicosomatici. Questa condizione ci porta a vivere una vita di frustrazione ed insoddisfazione, perché i blocchi emotivi ci slegano da quel contatto profondo con noi stessi, indispensabile affinché possiamo imparare a riconoscere e dare un “posto” alle emozioni che stiamo vivendo.


Ma qual è il vero ruolo delle dipendenze:

La dipendenza, di qualsiasi natura essa sia, ha il ruolo di evitare di farci sentire fino in fondo ciò che dovremmo invece ascoltare con molta attenzione. Molto spesso la dipendenza non viene riconosciuta all’interno di se stessi e questo porta inevitabilmente alla comparsa di sintomi psico–fisici, proprio per permetterci di accorgercene e cambiare direzione.


Il punto di partenza per poter lavorare su questo tipo di problematiche è volgere lo sguardo al passato, ai primissimi anni di vita, se non addirittura nel periodo gestazionale, periodo in cui si formano quelli che sono gli schemi relazionali che formeranno, poi, il modo attraverso il quale ci relazioniamo con noi stessi e poi con gli altri.


Necessario è, inoltre, cercare di comprendere quale sia il canale preferenziale del soggetto in questione per poterlo guidare all’ascolto di sé stesso nel modo più facile e naturale per sé stesso.


Il primo punto fondamentale nella gestione delle dipendenze è quello di andare a rielaborare eventi del passato irrisolti che sono rimasti sedimentati nella profondità di sé stessi.


La mancanza di consapevolezza rispetto a quello che ci accade emotivamente è, di fatto, la causa primaria che porta a mettere in atto comportamenti distruttivi. Per questa ragione, il trattamento delle dipendenze, che deve certamente essere seguito da personale medico specializzato, non può, prescindere da un lavoro nell’ambito energetico. Questo perché tale via ci permette di portare alla luce ciò che il soggetto cerca di “NON SENTIRE” attraverso il meccanismo della dipendenza.

La chiave risiede nel avere il coraggio di ascoltare la paura!




La paura, nell'ambito delle dipendenze, generalmente affonda le sue radici in situazioni familiari difficili alle quali, la persona in questione, non ha saputo far fronte in quanto non ha avuto gli strumenti per gestire le emozioni.

Chi ha esperienza in ambito di psicosomatica e bioenergetica sa che esiste una strettissima relazione tra disturbi energetici psicosomatici e dipendenze. In tal senso, infatti, è risaputo che alla base di qualsiasi tipo di dipendenza esistono pensieri errati che hanno la capacità di produrre cascate di neurotrasmettitori capaci di andare ad influenzare la chimica ormonale del corpo (PNEI) generando, nell’individuo un’alterazione della personalità correlata a modificazioni della sfera neuroendocrina.


È importante comprendere che è possibile fare un lavoro di prevenzione rispetto alle dipendenze facendo in modo che, il soggetto, si avvicini all’educazione emozionale, in questo modo lo stesso imparerà a stare in sé stesso quando avvertirà delle mancanze anziché rifugiarsi in comportamenti distruttivi.


Come capire se si tratta effettivamente di dipendenza?

  • Una persona è dipendente quando non può più fare a meno di quel determinato “bisogno” (cibo, fumo, alcool, droga, gioco, telefono, etc..) pena sofferenze fisiche e / o psicologiche.

  • La sua vita quotidiana ruota attorno alla ricerca del “bisogno” in questione. La dipendenza può installarsi improvvisamente o in modo progressivo. Il consumatore può avere l’impressione di controllare il suo consumo ma, spesso, diventa dipendente di una sostanza o di un abitudine senza rendersene conto.

La dipendenza è caratterizzata da:

  • l’incapacità di resistere alla tentazione di consumare;

  • l’aumento di tensione interna,di ansia, prima del consumo abituale;

  • il sollievo durante il consumo;

  • la sensazione di perdita di autocontrollo.


Come trattare le dipendenze?

È arrivato adesso il momento di capire cosa poter fare quando ci si trova a dover trattare una persona dipendente. Vediamo, quindi, i rimedi di Madre Natura per tenere per mano chi decide di guarire.


Prima di passare ai consigli pratici, è importante sapere che nel caso di abuso di sostanze, cibo e alcool, fumo, etc.. non è possibile prescindere da un sostegno psicologico e trattamenti di disintossicazione che vengono gestiti e controllati da personale medico, in quanto il rischio di ricaduta è alto. Come sostegno a questi percorsi la medicina naturale gioca un ruolo fondamentale: fitoterapia, aromaterapia, meditazione, rilassamento, ipnosi si sono spesso rivelati ottimi strumenti di aiuto.


Diamo la parola alla Fitoterapia:

Le prime piante a cui è necessario pensare cono quelle che agiscono sul sistema nervoso, questo perché, le stesse, agiranno come riequilibranti e calmanti rispetto al comportamento compulsivo tipico di tutte le dipendenze, queste sono:

  • l’angelica (radice),

  • la melissa (pianta),

  • il biancospino (sommità fiorite)

La seconda categoria di piante alle qual è necessario pensare sono quelle adattogene in quanto aiuteranno il soggetto in questione a gestire meglio lo stress derivante dal cambiamento messo in atto:

  • la rhodiola,

  • il kudzu (radici),

  • l’avena (pianta).

La terza categoria di piante alla quale affidarci, quando c’è la necessità di trattare le dipendenze da fattori fisici, sono quelle che hanno un tropismo specifico sul fegato:

  • l’ortica;

  • la bardana (radici);

  • il tarassaco (pianta e radice).

Quando è necessario trattare dipendenze da fumo e droghe che coinvolgono il sistema respiratorio è importante scegliere delle piante con un’azione di drenaggio al livello polmonare

  • la piantaggine;

  • il marrubio;

  • l’eucalipto (foglie);

  • il timo.

Quando invece è necessario lavorare sull’alcoolismo possiamo scegliere piante che hanno la capacità di alterare il gusto rendendo il sapore dell’alcool disgustoso:

  • lo zenzero in decotto;

  • l’assenzio e il timo in infusione.

Diamo la parola all’aromaterapia:

L’aromaterapia, complementare alla fitoterapia, agisce rapidamente sugli effetti nervosi della disintossicazione.

È consigliato respirare oli essenziali direttamente dal flacone, quando si percepisce l’istinto compulsivo accendersi.


Un’associazione in parti uguali di O.E. che sembra essere vincente durante la disintossicazione da tabacco è la seguente:


Pepe nero (Piper nigrum, Piperaceae);

Menta piperita (Mentha piperita, Lamiaceae);

Ylang-ylang (Cananga odorata, Annonaceae).


Posologia: Inalazione fino a piena soddisfazione



Altro aiuto è diffondere gli oli essenziali nell’ambiente Più volte al giorno, a casa o al lavoro, quando possibile si potrà diffondere una miscela di questi oli (per una decina di minuti ogni ora).

  • Citronella (Cymbopogon citratus, Poaceae): molto efficaci per aiutare i fumatori a disabituarsi dal tabacco, limitando gli effetti della sindrome da privazione di nicotina e in particolare dello stato di tensione che ne deriva;

  • Pino silvestre (Pinus sylvestris, Pinaceae), l’Abete balsamico (Abies balsamea, Abietaceae): aprono la respirazione pulendo i polmoni e sono davvero grandi alleati per smettere di fumare.


Da ricordare

Una corretta igiene di vita è assolutamente indispensabile per liberarsi dalle dipendenze, e quindi:

  • Dormire a sufficienza, muoversi, mangiare frutta, verdura cruda, cereali integrali in chicco ricchi di oligoelementi, antiossidanti e vitamine;

  • Se viene voglia di “dolce”, respirare oli essenziali o limitarsi a piccole quantità di alimenti buoni per la salute;

  • Bere molta acqua per accelerare il processo di pulizia;

  • evitare gli eccitanti (caffè, alcool, cola), i luoghi pieni di fumo e la vicinanza di fumatori;

  • In caso di “crisi”, reagire subito: fare qualcosa di piacevole, respirare profondamente, rilassarsi.

La parola alla floriterapia di Bach:

La floriterapia può essere un validissimo aiuto nel trattamento di tutte le dipendenze, soprattutto quando c’è la necessità di lavorare si tutti gli aspetti più sottili e profondi che hanno generato la dipendenza.

Esiste però un fiore che, grazie al suo campo di azione, è sempre raccomandato in queste situazioni:


Agrimony:


Per le persone allegre e gioviali, piene di buon umore, che amano la pace e che sono disposte a rinunciare a molte cose, pur di evitare lieti e discussioni che le manderebbero in crisi. Anche se in genere hanno dei problemi e sono inquiete, tormentate e stanche, sia a livello fisico che psichico, sanno nascondere le loro preoccupazioni dietro all’umorismo e allo scherzo, e sono considerati degli ottimi amici da frequentare. Spesso fanno uso smodato di droghe e di alcolici per aiutarsi a sopportare le prove della vita con allegria.


Nei prossimi giorni tratterò questo tema secondo quella che è la visione della Medicina Tradizionale Cinese.


Chiudo questo articolo ricordando che per poter affrontare qualsiasi tipo di dipendenza è necessaria un’unica costante fondamentale e imprescindibile:

LA VOLONTA’ PERSONALE DI USCIRNE!


VOGLIO LASCIARE UN ULTIMO MESSAGGIO A TUTTI COLORO CHE SOFFRONO DI QUALSIASI DIPENDENZA:


RICORDATE CHE IN VOI NON C'E' NULLA DI SBAGLIATO, SIETE SEMPLICEMENTE DELLE PERSONE SPECIALI CHE HANNO BISOGNO DI IMPARARE AD ASCOLTARSI PER POTER INCANALARE LE VOSTRE ENERGIE CREATIVE NELLA DIREZIONE GIUSTA. UN VIA DOVE E' POSSIBILE COSTRUIRE E NON DISTRUGGERE!


NON ARRENDETEVI MAI, ANCHE QUANDO SARA' DIFFICILE. SE AVETE LA FORTUNA DI AVERE ACCANTO DELLE PERSONE CARE CHE HANNO SCELTO DI TENERVI PER MANO, FIDATEVI DI LORO, ASCOLTATE I LORO CONSIGLI QUANDO SIETE IN DIFFICOLTA' E NON MOLLATE MAI, PERCHE' LA VITA E' BELLA ED E' UN DONO PREZIOSO CHE VA CUSTODITO E RISPETTATO. SEMPRE!


Buona rinascita a tutti!

Lucrezia di Lernia

(Naturopata specializzata in Fitocomplementi e Terapia Alimentare)


il Gusto e la Salute.

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