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  • ilGustoelaSalute Lucrezia

LE NOSTRE FORESTE BRUCIANO COSI’ LE DIFESE PIU’ PREZIOSE DEL PIANETA VANNO IN FUMO


***Foto reperita da web***

Ho scelto questa immagine come messaggio di speranza. E' così che voglio immaginare la mano dell'uomo sulla natura.


Mi piace iniziare questo articolo con una preghiera rivolta alla Nostra Grande Madre.

Una preghiera che spiega all'uomo come ri-scoprire la sua vera natura.

Una preghiera che spiega all'uomo come abbandonare il suo ego.

Una preghiera per chiedere SCUSA.


PREGHIERA ALLA NATURA


Invochiamo la Terra, che è la nostra casa, con le sue meravigliose profondità e le svettanti altitudini, la sua vitalità e abbondanza di vita, e insieme chiediamo:”

“Insegnaci e mostraci il cammino

Invochiamo le Montagne, le Cascate e gli Olimpi, le alte Vallate verdi e le Praterie pieni di Fiori, le Nevi che non si sciolgono mai, le Vette del profondo silenzio, e chiediamo:

“Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo le Acque che solcano la Terra, da orizzonte a orizzonte, che confluiscono nei Fiumi e nei Ruscelli, che cadono sui nostri Campi e Giardini, e chiediamo:

“ Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo la Terra che ci offre nutrimento, il Suolo che nutre, i Campi fertili, i Giardini e gli Orti abbondanti, e chiediamo: ”Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo le Creature dei Campi e delle Foreste e dei Mari, Fratello e Sorella Lupo, Cervo, Aquila, e Colomba, la grande Balena e il Delfino, la bellissima Orca e il Salmone, che dividono con noi la casa del nord, e chiediamo: “ Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo la Luna, le Stelle e il Sole, che governano i ritmi e le Stagioni della nostra Vita, e ci ricordano che siamo parte di un immenso e meraviglioso Universo, e chiediamo: ” Insegnaci e mostraci il cammino”.

Invochiamo tutti coloro che hanno vissuto su questa Terra, i nostri Amici e Antenati, che hanno sognato tutto il bene possibile per le future generazioni, e sulla cui vita si innalza la nostra vita, e rendendo loro grazie chiediamo: ”Insegnateci e mostrateci il cammino”.

E in fine invochiamo ciò che per noi vi è di più Sacro, la presenza il potere del grande Spirito dell’Amore e della Verità che scorre nell’Universo che sia con noi.


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L'Uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando. Hubert Reeves

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LE NOSTRE FORESTE BRUCIANO COSI’ LE DIFESE PIU’ PREZIOSE DEL PIANETA VANNO IN FUMO


L’Amazzonia, il polmone del nostro pianeta che produce il 20% del nostro ossigeno è in fiamme, è una crisi internazionale“,

L'Amazzonia brucia, perdendo l'equivalente di tre campi da calci al minuto nell'indifferenza del mondo e nel silenzio assordante della flora e della fauna che muoiono.

In questo caso, diversamente dagli incendi che hanno interessato diversi Paesi artici nelle ultime settimane, non si tratta di roghi spontanei. L'abbondanza di incendi che nel mese di agosto ha investito la più grande foresta pluviale al mondo, estesa per 5,5 milioni di chilometri quadrati, oltre la metà dei quali sul territorio brasiliano, ha portato l'Amazonas (il più esteso Stato del Brasile, in gran parte coperto dalla foresta) a dichiarare un'emergenza nel sud del Paese e nella capitale, Manaus.

Il fenomeno è, come spiega il sito di Quartz, strettamente legato alla deforestazione.

I livelli di umidità in questo ecosistema dal clima equatoriale sono tali da rendere altamente improbabile lo sviluppo di incendi spontanei. Invece, nella stagione secca, da giugno a novembre, allevatori e coltivatori bruciano porzioni di foresta per fare spazio a nuovi pascoli o sottrarre alla foresta terreno per nuovi appezzamenti agricoli.

Si tagliano gli alberi, si lascia il legname ad asciugare e quindi lo si brucia, usando le ceneri per fertilizzare il suolo. Al ritorno delle piogge, a novembre, dal terreno fertile nascerà prato per nutrire il bestiame. Per gli agricoltori, il fuoco è anche un modo per ripulire il terreno in attesa della nuova stagione.


Ma appiccare fuochi nella stagione secca è illegale, per l'alto rischio di incendi.


L’importanza degli alberi:


Gli alberi sono alleati del clima, grazie alla loro funziona di depuratori naturali dell’aria, riescono a interagire con tutti gli elementi, mitigano l’effetto serra, assorbendo l’anidride carbonica e le altre emissioni originate dall’attività dell’uomo che contribuiscono a modificare il clima.

Una nuova ricerca stima che un programma di piantagione mondiale potrebbe rimuovere i due terzi di tutte le emissioni che sono state immesse nell’atmosfera da attività umane, una cifra che gli scienziati descrivono come “strabiliante”.

“I livelli di carbonio che potremmo ripristinare se piantassimo 1,2 bilioni di alberi, o almeno se permettessimo a quegli alberi di crescere, sarebbe molto più alta di qualsiasi altra soluzione attuale per il cambiamento climatico” ha detto Crowther.”


Un terzo delle aree naturali protette minacciato dall'uomo:

Estrazioni minerarie, costruzione di strade e altre attività antropiche (per mano dell’uomo) in corso anche in zone che, sulla carta, dovrebbero tutelare la biodiversità: esistono ancora luoghi di natura incontaminata?


Un terzo delle 200 mila aree protette del Pianeta, dove la natura dovrebbe potersi sviluppare senza interferenze, sta subendo i contraccolpi di attività umane come estrazione mineraria, disboscamento, agricoltura. Secondo uno studio pubblicato su Science, il 32,8% di questi presunti paradisi di biodiversità, una porzione corrispondente a 6 milioni di km quadrati, è soggetto a un'intensa e non giustificabile pressione antropica.

Protette solo di nome. Paesi ricchi e poveri di ogni continente, denuncia lo studio, fanno a gara per a conferire questa designazione a porzioni di territorio. Dal 1992, quando fu ratificata la Convenzione sulla diversità biologica, a oggi, le aree che godono di speciali vincoli di protezione sono raddoppiate, e comprendono oggi quasi il 15% della terraferma e l'8% degli oceani. L'obiettivo per ciascuna nazione, è di trasformare in area protetta il 17% della sua superficie entro il 2020. Peccato che non sempre alle buone intenzioni seguano impegno, leggi ferree e finanziamenti: ecco perché la biodiversità è comunque in declino.

È facile quindi comprendere l’entità del danno dei roghi nella foresta pluviale. Sentiamo parlare ovunque di questo disastro ambientale, ma nessuno pare interessarsi davvero alla questione.

Una volta compresa la gravità di questo disastro ambientale credo sia di fondamentale importanza capire cosa, ognuno di noi, può fare per dare il proprio contributo al “risanamento” di questa tragedia.

Ho messo le virgolette alla parola risanamento perché è facilmente comprensibile che risanare una situazione del genere richiede anni, impegno, voglia di salvare davvero il pianeta e molto, molto altro. Credo però che se, ognuno di noi, nel suo piccolo, si impegna con dei piccoli/grandi gesti qualcosa di miracoloso potrebbe accadere.


Io ci voglio credere. Fatelo anche voi.


Ecco come possiamo renderci utili:

  1. Eliminare o almeno ridurre il consumo di manzo importato dal Brasile;

  2. Gli allevamenti di bovini sono una delle prime cause di deforestazione dell’Amazzonia;

  3. Ridurre il consumo di carta e legno che provengono dalla foresta amazzonica, o acquistare prodotti certificati;

  4. Parlare di ciò che sta accadendo nella foresta amazzonica, anche divulgando articoli come questo sui social, usando l’hashtag #PrayforAmazonia;

  5. Firmare la petizione (io l'ho già fatto) per fermare la distruzione e lo sfruttamento dell’Amazzonia.

  6. Fare una donazione a un’associazione impegnata nella tuteladella foresta e dei diritti degli indigeni, contribuendo al progetto Protect An Acre di Rainforest Action Network, supportando le popolazioni indigene con Amazon Watch o finanziando l’acquisto di terra attraverso Rainforest Trust;

  7. Aiutare a proteggere gli animali che vivono nella giungla sostenendo il WWF;

  8. Supportare progetti che sensibilizzano sull’Amazzonia attraverso la Amazon Aid Foundation;


Non essendo un’esperta in materia ho preferito reperire queste informazioni da siti web affidabili (Focus e greenme - che ringrazio per aver riportato le informazioni che ho preso in prestito per divulgazione).


Condividete questo post o queste informazioni sui vostri social, è nostra responsabilità aiutare a salvare il nostro pianeta. #prayforamazonia.


Bastano pochi secondi, un piccolo impegno per un grande gesto.

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