top of page
  • ilGustoelaSalute Lucrezia

LO SCRIGNO SEGRETO – LA PARTE BUONA DELLE CORAZZE. Scrigno di verza con ripieno di quinoa



Ciao a tutti,

eccomi tornata con una mia nuovissima ricetta.

Come faccio, sempre prima di passare alla pratica, vorrei raccontarvi la storia di questo mio piatto.


Ad essere sincera ho cucinato questa pietanza diverso tempo fa, le ho scattato due foto “al volo” che ho, poi, salvato nella cartella “next wishes”. Gli scatti sono rimasti lì, in coda alla lista delle ricette da scrivere, delle emozioni da raccontare e della vita che scorre.

Così, circa tre giorni fa, i miei occhi hanno incontrato di nuovo queste foto ed è stato proprio in quel momento che ho capito che era arrivata l’ora di occuparmi di questa preparazione.


Visto che di tempo ne è passato parecchio da quando ho cucinato questo piatto, mi sono presa qualche giorno, per ripensare a tutto quello che rappresenta questo piatto per me. Ho cercato di fare ordine ed ho lasciato che i ricordi legati a questa ricetta scorressero attraverso di me e lasciassero la loro impronta nella memoria e soprattutto nel cuore.


Dopodiché ho scelto di raccontare un’emozione specifica, che ben si sposa con questo tipo di preparazioni, sensazioni che io riesco facilmente ad associare a tutto ciò che è racchiuso in uno “scrigno”.


Ho deciso di chiamare questo piatto “LO SCRIGNO SEGRETO – LA PARTE BUONA DELLE CORAZZE” perché il mio modo di vedere le cose, così come e le mie esperienza di vita mi hanno portata a guardare oltre a quello che sembra, mi hanno sempre condotta a sentire il “sapore” di quello che si nasconde dietro alle protezioni, alle corazze che spesso ci costruiamo, per evitare che il buono che custodiamo preziosamente nel cuore, venga in qualche modo scalfito da “qualcosa” che non possiamo e sappiamo gestire.


Questa preparazione, quindi, vuole raccontare la bellezza di riuscire a guardare oltre, vuole descrivere il coraggio di non fermarsi alle apparenze.

Un piatto che desidera rendere omaggio alla volontà di prendersi cura della corazza per scoprire la vera natura di ogni cosa, obiettivo che io ho perseguito avvalendomi dell’energia Yang dello shoyu (forza necessaria utile a creare la prima crepa) e l’energia Yin dell’olio (dolcezza necessaria a lenire le paure).

È poi la ruvidità dei semi di sesamo e del pangrattato, insieme al calore del forno e terminare il lavoro.



Ho cercato di impreziosire la foglia di verza affinché, la stessa, arrivasse a ricoprire un ruolo fondamentale nel sapore finale del piatto. Questo vuol significare:

Impreziosire le corazze che abbiamo costruito in torno al nostro cuore per riuscire a lasciare andare le resistenze. Integrare in noi l’esperienza che ha generato la corazza per tornare, finalmente, a riaprire il cuore più consapevoli. Capaci di rinascere in una nuova dimensione integrando la sofferenza dopo averla trasformata in un “motore” per rinascere, ripartire, rialzarci.



Detto questo direi che è arrivato il momento di metterci ai fornelli decidendo quale intento mettere durante la preparazione di questa portata, un ottimo involtino di verza oppure una portata che racconti un’emozione specifica, sentita e profonda.

Allacciate il grembiule e seguitemi.


Fatto questo non ci resta che allacciare il grembiule e iniziare.




Scrigno di verza con ripieno di quinoa italiana alle verdure di stagione



Ingredienti:


8 foglie belle grandi di verza

120 gr. di quinoa italiana (da cuocere in 240gr. di acqua)

1 cipolla rossa

1 carota

1 piccola costa di sedano

Qualche cima di broccolo

Qualche foglia di cavolo nero

Qualche tocchetto di zucca delica

Farina di mais fioretto (in alternativa pagrattato integrale)

Capperi

Olive taggiasche

Semi di sesamo nero

Timo fresco q.b.

Un pizzico curry

Qualche foglie di alloro Bi

1 piccolo spicchio d'aglio

2 cucchiai di salsa di soia

Olio di sesamo scuro q.b.

Sale integrale del mediterraneo q.b.


Procedimento:


Per la quinoa:

Sciacquiamo abbondantemente la quinoa sotto l'acqua corrente (questo passaggio è fondamentale. Lavare bene i chicchi ci permetterà di eliminare la saponina, sostanza che conferisce un sapore amaro alla quinoa).


Sul fondo di una pentola d’acciaio a doppio fondo versiamo un filo d’olio ed un pizzico di sale e uno spicchietto d’aglio (facoltativo);

Aggiungiamo la quinoa ed accendiamo la fiamma, tenendola molto bassa;

Facciamo tostare i semi di quinoa continuando a rimestare con un cucchiaio di legno;

Quando i chicchi diventeranno di un bel color ambrato, spegniamo la fiamma e spostiamo la pentola su un altro fornello (freddo);

Lasciamo raffreddare per qualche istante;

A questo punto uniamo l’acqua, accendiamo la fiamma quindi portiamo a bollore;

Dopodiché abbassiamo la fiamma al minimo e lasciamo il coperchio della pentola a sbuffo;

Lasciamo cuocere per circa 15-20 minuti senza mai toccare i chicchi.

Ci accorgeremo che la quinoa è pronta quando all’interno della pentola non ci sarà più acqua e sulla superfice del non cereale si saranno formati i camini;

Teniamo da parte



Per la base degli involtini:

Puliamo e laviamo accuratamente le foglie di verza, assottigliando con il coltello la parte posteriore del pezzo centrare, questo ci permetterà di arrotolare più agevolmente le foglie una volta sbollentate;


Prendiamo le foglie di verza e facciamole scottare in acqua bollente e salata per qualche minuto (la costa centrare deve ammorbidirsi bene;

A questo punto scoliamo le nostre foglie, quindi stendiamole su di un canovaccio pulito e lasciandole asciugare;



Per il ripieno degli involtini

Nel frattempo, laviamo e tagliamo finemente la cipolla, la carota e il sedano;


In una padella versiamo un filo di olio di sesamo scuro, aggiungiamo un pizzico di sale quindi uniamo le verdure e facciamole appassire aggiungendo poca acqua di tanto in tanto così che l’olio non raggiunga il punto di fumo;


Quando la carota si sarà ammorbidita uniamo le altre verdure e le foglie di timo quindi facciamo cuocere. Sistemiamo di sale, solo se necessario;

Di tanto in tanto aggiungiamo poca acqua, così che l’olio non raggiunga il punto di fumo;



Quando il colore delle verdure sarà ben acceso, spegniamo la fiamma.


A questo punto prendiamo la nostra quinoa ed uniamola alle verdure appena cotte;

Aggiungiamo un pizzico di curry;

Accendiamo la fiamma quindi lasciamo insaporire per qualche minuto;

Prima di spegnere la fiamma uniamo le olive tagliare finemente, i capperi e lo shoyu;

Amalgamiamo bene il tutto prima di spegnere la fiamma;



Prepariamo gli involtini:

Sul piano di lavoro stendiamo le foglie di verza;

Al centro di ogni voglia disponiamo uno o due cucchiai di ripieno;

Chiudiamo gli involtini portando verso il centro della foglia i lati destro e sinistro quindi chiudiamoli arrotolandoli dal basso verso l’alto


Per terminare:

Prendiamo una teglia da forno e ricopriamola di carta forno.

Adagiamo gli involtini nella teglia, quindi spennelliamo ogni involtino con dello shoyu, versiamo poi un filo d'olio, su ogni involtino terminiamo con una spolverata di farina di mais fioretto e di semi di sesamo nero;

Adagiamo tra un involtino e l’altro una foglia di alloro;

Inforniamo a 170° per 20 minuti più qualche minuti di grill.


I nostri involtini sono pronti, vi suggerisco di preparare questo piatto diverse ore prima di consumarlo (cucinatelo al mattino per consumarlo per cena, oppure preparatelo nel tardo pomeriggio per mangiarlo il giorno dopo a pranzo) questo perché più il tempo passerà più tutti i sapori di fonderanno l’uno con l’altro ed il sapore sarà sensazionale, GIURO!



Buon Appetito!


Lucrezia di Lernia

Naturopata specializzata in Terapia Alimentare, Fitocomplementi.

Esperta di cucito terapia.


il Gusto e la Salute.




184 visualizzazioni
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page